Introduzione
Questo editor fotografico finlandese è uno dei più interessanti e innovativi usciti sul mercato negli ultimi tempi. Dopo aver riscosso ampio successo su iOS, sbarca su Android con la sua interfaccia super ottimizzata per i dispositivi touch, la sua spettacolare offerta di pennelli dinamici, e gli immancabili filtri fotografici.
Dati tecnici
Repix (
sito ufficiale) è un’app di fotoritocco per Android 4.0+, sviluppato dalla software house finlandese
Sumoing. È disponibile per il download gratuito
su Google Play,
senza banner pubblicitari ma con la possibilità di ampliarne le funzionalità tramite acquisti in-app. Le dimensioni sono molto generose: quasi
35 MB, una volta effettuato il primo avvio. L’unica lingua disponibile è l’
Inglese.
Grafica e interfaccia
Lo stile di Repix è piuttosto standard per le app di fotoritocco: meno testo possibile, e tante icone colorate per identificare comandi e strumenti. Nella maggior parte dei casi, la soluzione funziona bene; ma per pochi altri, come purtroppo Repix, c'è qualche problema di troppo. Per esempio, non avevamo capito che esistesse un menu di navigazione laterale, che poteva essere richiamato premendo il logo dell'app in alto a sinistra; l'app carica immediatamente qualche foto predefinita, senza spiegare nè cosa farne nè come procedere; gli strumenti a pagamento non sono adeguatamente differenziati da quelli gratuiti; e così via.
Insomma, va bene il minimalismo, ma non deve mai essere a discapito della facilità d'uso. Intendiamoci, non è niente di drammatico: dopo qualche momento, ne verrete a capo senza troppi patemi. È solo che la curva di apprendimento avrebbe potuto essere molto meno ripida.
Superato l'ostacolo dell'organizzazione, però, vi renderete conto che l'area in cui Repix è imbattibile è l'applicazione dei vari effetti. C'è un approccio molto Apple in questo, un approccio che rende gli strumenti divertenti da usare, permettendo allo stesso tempo di ottenere ottimi risultati.
Funzioni
Repix è un editor di immagini atipico. Non è nemmeno indispensabile disporre di una foto da ottimizzare: potete partire anche da una vasta libreria di immagini campione, realizzate dagli stessi utenti, "remixarle" secondo il vostro gusto personale e condividerle sul social network. Infatti, la schermata iniziale di Repix non è vuota: carica già per voi un'immagine, che potete iniziare a modificare immediatamente.
Se volete invece caricare un'altra foto, dovrete passare dal menu laterale, che si raggiunge premendo sul logo dell'app, in alto a sinistra. Qui abbiamo la possibilità di scegliere un'immagine dalla galleria, scattarne una apposta tramite l'app fotocamera di sistema, o sceglierne una fornita da altri utenti, definita Starter. In aggiunta, il menu prevede anche collegamenti rapidi allo storie di componenti aggiuntivi (ce ne occuperemo più avanti) e a una comoda guida in linea.
Scelta la foto, abbiamo un totale di cinque strumenti a nostra disposizione. L'app parte con i pennelli, il terzo, ma noi preferiamo andare con ordine. Il primo da sinistra è dedicato ai filtri fotografici, stile Instagram. Come quantità pura non c'è molto, poco più che una decina di effetti, ma i risultati sono davvero spettacolari (useremo molto spesso questo termine), anche se un po' troppo accesi, vivaci, "fumettosi" e poco realistici.
Il secondo strumento serve a equalizzare l'immagine: possiamo regolare i livelli di saturazione, luminosità, contrasto, temperatura e intensità. C'è anche la possibilità di aggiungere una vignettatura, molto convincente e realistica. Tutti gli effetti vengono applicati in tempo reale, con una fluidità impressionante.
Il terzo strumento è dedicato ai pennelli, che ci permettono di applicare svariati effetti artistici. Non è un caso che l'app parta proprio con questa sezione: è la più curata, ampia e spettacolare (vi avevamo avvertiti) di tutte. Basta scegliere un pennello e usare il nostro dito come matita, per vedere l'immagine movimentarsi nei modi più disparati: lens flare, pennellate stile impressionistico, carbone, acquerello e così via. Come potete notare nelle immagini qui sotto, alcuni pennelli prevedono due effetti differenti in uno: basta premere sul simbolo + in rosso o in grigio per alternarli. I pennelli con i numeri bianchi su sfondo cerchiato rosso sono quelli a pagamento, di cui parleremo tra poco.
In questa sezione, a fare la differenza è l'interfaccia. I pennelli sono piacevoli, facili e divertenti da usare, e sono presenti, in alto a destra, i comandi per annullare e ripetere (undo e redo) tutte le operazioni. Esperienza d'uso ai massimi livelli, da provare.
Il quarto strumento permette di aggiungere una cornice alla nostra foto. Di nuovo, la scelta non è vastissima, e i fan del vintage saranno delusi di trovare solo design semplici, puliti; se non altro, ogni cornice dispone di due colorazioni alternabili - una basata sul bianco e una sul nero. Possiamo anche decidere l'ampiezza dei bordi, usando la gesture multitouch del "pinch".
Per finire, il quinto strumento permette di ritagliare la foto a nostro piacimento. Possiamo scegliere tra una delle proporzioni fisse o impostare tutto arbitrariamente. Premendo in un angolo, ingrandiremo o rimpiccioliremo l'area di ritaglio; trascinando la griglia, la sposteremo. Notate che la cornice si adatta sempre alll'area ritagliata.
Tutto fatto; è ora di salvare e / o condividere il nostro lavoro. Basta premere la spunta in alto a destra, che è sempre visibile in ogni strumento; abbiamo la possibilità di salvare l'immagine nella galleria locale, oppure caricarlo su alcuni social network selezionati - Instagram, Facebook, Picasa. Il supporto alle app esterne è piuttosto limitato: Gmail ma non (esempio) Yahoo!, Dropbox ma non Google Drive. Avremmo preferito se l'app sfruttasse la "cara vecchia" funzione Condividi tipica di Android, uno strumento che funziona così bene che è un peccato lasciarlo da parte. Le foto vengono salvate in formato JPG, con risoluzioni intorno al MPixel abbondante (il lato più lungo è in genere intorno ai 1200 pixel), a prescindere dalle dimensioni originarie del file. Nessun parametro relativo è configurabile, anzi: per la precisione, nulla è configurabile. Il menu delle preferenze è del tutto assente.
Premium: prezzi e vantaggi
In questa recensione abbiamo già usato la parola "spettacolare" diverse volte, ma perde di significato quando andiamo ad esplorare i contenuti premium di Repix. I pennelli, soprattutto, lasciano a bocca aperta: effetti di luce che cambiano in tempo reale, bokeh che aumentano d'intensità tenendo premuto il dito sull'immagine, pennellate artistiche di ogni tipo, e tanto altro ancora. L'app vi lascia provarli tutti, ma giusto per farvi venire l'acquolina in bocca: solo su un'immagine prestabilita, e senza possibilità di salvare.
Non solo pennelli: anche filtri e cornici. Sempre altissimo il “Wow factor”, specialmente nel caso dei filtri luminosi, in cui possiamo modificare direzione, intensità e posizione delle luci a spot. Interessante anche la selezione di cornici dai bordi più particolari.
Gli acquisti avvengono tramite lo store integrato nell’app, raggiungibile dal menu di navigazione laterale. Possiamo comperare solo le plugin che ci interessano, oppure la “Master Collection” che attiva tutto in blocco (e, supponiamo, anche tutte le aggiunte future). I costi delle singole plugin sono variabili, ma comunque ruotano intorno all’Euro abbondante ciascuna. La Master Collection, invece, costa 5.49 Euro, il 55% in meno che acquistare individualmente tutte le plugin. Tutte le transazioni avvengono all’interno dell’app (quindi non è necessario scaricare app aggiuntive) tramite Google Play.
Prestazioni e stabilità
Sul nostro Nexus 4, le prestazioni di Repix sono state ineccepibili. La fluidità con cui vengono applicati gli effetti, e la progressività con cui funzionano i pennelli, sono gli aspetti più riusciti. Molto bene anche stabilità e affidabilità: non abbiamo mai subito crash. Peccato solo per gli elevati requisiti di spazio.
È però chiaro che non si può scendere molto, come specifiche tecniche. Repix non è pensato per i dispositivi di fascia bassa: è bastata una prova di un paio di minuti sul nostro Nexus S, per rendercene conto
Conclusioni
Lo diciamo ancora una volta: spettacolare. La parola chiave, la definizione perfetta di Repix. Provate a usare per qualche minuto i suoi strumenti e non potrete non concordare. E non è solo una questione di esperienza d’uso eccellente, ma anche di pura e semplice qualità dei filtri, dei pennelli e delle cornici, che permettono di ottenere risultati davvero niente male con sforzo irrisorio. Ci piacerebbe però trovare qualche effetto più realistico, meno “fumettoso”; e una scelta più ampia. Siamo comunque convinti che l’app evolverà ancora molto, e non vediamo l’ora di vedere in che modo.
Pro e Contro
Esperienza d’uso ad altissimi livelli: Repix è divertente da usare, molto Apple
La qualità di filtri ed effetti è difficile da trovare nelle app concorrenti; molti strumenti innovativi e mai visti altrove
Fluidità nell’applicazione dei filtri di primissima categoria; prestazioni eccellenti
Possibilità di modificare foto create da altri utenti
La selezione di filtri non è molto ampia
In alcuni casi, l’interfaccia non è intuitiva al 100%
La quasi totalità degli effetti è coloratissima, “fumettosa”, poco realistica
Richiede molto spazio
Indatto a device di fascia bassa
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