Le migliori tastiere per Android

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Perfect Keyboard

Introduzione

A sopperire al ban da Google Play di Better Keyboard arriva Perfect Keyboard, basata sul software originale open-source di Google, arricchita di tanti tweak, altrettante opzioni, e una generosa scelta di layout, utile per tablet e anche smartphone di dimensioni contenute.

Dati tecnici

Perfect Keyboard è una tastiera virtuale per Android 2.2+ creata da un piccolo gruppo di sviluppatori indipendenti. È disponibile in tre versioni: Free, a cui mancano alcune funzioni, Pro, completa e senza banner al prezzo di 2.49 Euro, e Demo, limitata a 7 giorni. In questa recensione vi parleremo principalmente della versione Pro / Demo, perché l’offerta gratuita ci sembra di più una versione “Lite”, caratterizzata da un feature set relativamente esiguo e anche un numero di versione più basso. Cominceremo col dirvi che lo spazio richiesto è piuttosto modesto, circa 2.8 MB, e che la localizzazione in italiano non è perfetta come vorremmo: alcune voci, seppur poche, sono in inglese.
1: Dimensioni contenute 2: Permessi e autorizzazioni 3: Non del tutto ineccepibile la traduzione in italiano

Grafica e layout

Quante volte dovremo ancora constatare che il tema grafico di Ice Cream Sandwich, Holo, ha riscosso un enorme successo sia tra i consumatori che gli addetti ai lavori? A giudicare dal look predefinito di Perfect Keyboard, ancora una: le differenze dalla tastiera "made in Google" che equipaggia i vari Nexus si notano solo con un occhio clinico. Difficilmente l'utente "normale" noterà dettagli come i tasti leggermente più alti, e colorati con un grigio appena appena più scuro; un lavoro, insomma, non certo originale.
1: Perfect Keyboard... 2: ...Ice Cream Sandiwch Keyboard. Differenze davvero minime 3: Un male? Per noi no!
Beninteso, non lo vogliamo certo definire un difetto: ci piace Holo e, se qualcuno di voi proprio non lo digerisce, può sempre rivolgersi alle altre 8 skin offerte in bundle (di cui vi mostriamo alcune immagini qui sotto) oppure alla vasta offerta aftermarket su Google Play (di cui parleremo più a fondo tra qualche capitolo). Quest’ultima alternativa è altamente consigliata, perché i temi preinstallati non sono particolarmente entusiasmanti.
Alcune delle skin alternative precaricate: “Basic”, “iPhone”, “Stone”. Niente di entusiasmante
Se cambiare look non è un problema, è difficile ritornare a quello predefinito: nessuno degli otto temi precaricati corrisponde. L’unica soluzione è cancellare tutti i dati dell’applicazione dal menu delle impostazioni di Android (terza immagine qui sotto), perdendo anche tutte le preferenze e le parole personalizzate. Un bug noioso, che speriamo gli sviluppatori risolvano al più presto.
1: Come si torna al look default? 2: “Honeycomb” ci assomiglia, ma non è uguale 3: La soluzione purtroppo è un po’ drastica
Anche il layout è molto simile alla proposta Pure Google, ma non identico: alcune modifiche hanno una certa rilevanza. La più macroscopica riguarda l'aggiunta di simboli e i segni in seconda funzione, non presenti sull'originale di Mountain View, se non per le vocali e i canonici numeri nella prima riga in alto; viene comunque riproposto il menu esteso in corrispondenza del punto, a raccogliere i simboli più utilizzati. Per quanto sia comodo poter scegliere di volta in volta il metodo di utilizzo di virgole e parentesi, alcuni tasti risultano ripetuti per la bellezza di tre volte (il punto esclamativo, ad esempio, è sulla barra dei suggerimenti, in seconda funzione alla z e nel menu rapido del punto!) Non è un po’ troppo?
1: Barra dei suggerimenti... 2: ... Seconda funzione delle lettere... 3: ... Menu rapido nel punto. Tre volte lo stesso simbolo. Non è un po’ troppo?
Un’altra modifica degna di nota riguarda proprio la barra dei suggerimenti superiore, ora scrollabile orizzontalmente anche quando suggerisce i simboli; arriva a contenere fino a 12 caratteri, tutti liberamente configurabili tramite l’apposita sezione delle preferenze.
Anche il layout secondario, dedicato a simboli e numeri, beneficia di un paio di piccoli, ma importanti, aggiustamenti. La grafica del pulsante per alternare le due pagine che lo compongono è stata modificata in modo da essere più comprensibile, e ogni tasto ora ci mostra, in piccolo, qual è li carattere disponibile nella propria seconda funzione.
1: Il tasto per cambiare set di simboli ora è più immediato 2: Perché Google avrà deciso di non visualizzare quali caratteri fossero disponibili in seconda funzione? 3: Non è bello andare a caso!
E se i nostri schermi sono troppo piccoli, o troppo grandi, per una tastiera QWERTY? Niente paura: l’offerta di layout alternativi è molto completa. Abbiamo un tastierino numerico stile T9, una QWERTY compatta con due lettere per tasto (stile Blackberry), e una split QWERTY dedicata ai tablet.

Funzioni

Perfect Keyboard è una tastiera di tipo classico: l’inserimento del testo avviene digitando le lettere una alla volta, senza l’aiuto dei ritrovati tecnologici più recenti, quali swipe e predizione avanzata. Niente di sorprendentemente evoluto, quindi, ma non è necessariamente un male: la digitazione lettera per lettera è ancora la preferita di molti utenti, e il mercato offre un numero più che sufficiente di soluzioni alternative per chi vuole sperimentare con le ultime novità.
Una tastiera di tipo classico, senza novità di particolare rilievo
Se a livello estetico le differenze con la tastiera standard di Android 4 sono esigue, da un punto di vista prettamente funzionale diventano praticamente inesistenti. Abbiamo la solita barra dei suggerimenti scrollabile, che autocompleta le parole e corregge errori ortografici (premendo la barra spaziatrice, verrà automaticamente immessa la parola sottolineata), il sistema intelligente di inserimento di spazi e punteggiature dopo le parole, le maiuscole automatiche, l’aggiunta di parole extra-dizionario a 2 tocchi e quant’altro.
I dizionari proprietari sono stati introdotti recentemente: prima, la tastiera si appoggiava ai language pack di AnysoftKeyboard. Come al solito, notiamo la mancanza di alcune forme verbali complesse, come riflessivi, gerundi eccetera, ma possiamo tranquillamente affermare che è tutto nella norma.
A livello operativo, Perfect Keyboard è pressoché identica a Ice Cream Sandwich

Opzioni e personalizzazione

Fin qui abbiamo parlato di una tastiera piuttosto nella media; buona, certo, addirittura ottima, se teniamo presente che la base di partenza è software marchiato Google, ma che non offre particolari vantaggi se paragonata ad altri prodotti sul mercato. Non disperate: il piatto forte deve ancora arrivare, ed è il menu delle preferenze.
Una tastiera per tweakers
Già, perché Perfect Keyboard è una tastiera per tweakers, smanettoni e power user della miglior specie: l’idea alla base di questo software è che il massimo controllo deve andare all’utente finale. Un’idea condivisibile, soprattutto tra i fedelissimi di Android, e già sfruttata da diversi concorrenti, di cui ci siamo anche occupati in passato (nello specifico, Smart Keyboard, Better Keyboard e GO Keyboard). Se non avete letto queste recensioni, possiamo riassumervi la situazione in poche parole: il livello della competizione è decisamente elevato, e Perfect Keyboard, benché agguerrita e ben armata, non è in grado di superare in maniera netta i suoi rivali. Non vogliamo certo parlare di inadeguatezza, ma manca la killer feature, l’opzione esclusiva che la renda unica e insostituibile.
Un’offerta di tweak ottima, ma manca la feature esclusiva che la contraddistingua
C’è comunque di che divertirsi. Navigate per bene tutto il menu, che tra l’altro è molto ben organizzato, e vi renderete conto che questa tastiera non è assolutamente di serie B. L’unica vera mancanza riguarda l’impossibilità di aggiungere o rimuovere tasti accessori nella riga più in basso, a fianco della barra spaziatrice: è talmente ampia, che non possiamo fare a meno di constatare che un paio di tasti in più ci starebbero senza problemi. A livello estetico, invece, non abbiamo nulla da eccepire. L’editor del layout, che potete vedere qui sopra, è tra i più dettagliati e completi esistenti, e possiamo anche modificare il colore di tasti e caratteri, specificare uno sfondo personalizzato, e molto altro.
Non sono skin: è il look standard modificato grazie all’editor integrato
L’offerta di skin aggiuntive, inoltre, è molto ampia, grazie alla compatibilità con i temi per Better Keyboard, Smart Keyboard, e molte altre. Cogliamo anche l’occasione per segnalarvi il nostro artista preferito, Punyweakling, autore dei temi qui di seguito: i suoi lavori sono molto professionali e particolarmente adatti all’utilizzo quotidiano, grazie a grafiche non troppo appariscenti, ma ricche di dettagli e ben curate.
Alcune delle tantissime skin scaricabili da Google Play

Prestazioni

Una tastiera di qualità, dicevamo, anche per quanto riguarda le performance. La reattività e la precisione sono inappuntabili, e il correttore ortografico se la cava decisamente bene - d’altra parte, l’ha sviluppato Google. Anche qui, di conseguenza, dobbiamo evidenziare le solite mancanze nei confronti della tastiera di HTC: la minor accuratezza, la mancanza del suggerimento di è digitando e, e la netta inferiorità nella gestione di parole elise (in altre parole: con l’apostrofo). Buona l’idea di inserire un sistema di predizione del testo basato sulla parola precedente, ma assolutamente basilare e, di conseguenza, realmente utile in pochi casi.
Niente di particolare da segnalare per quanto riguarda la stabilità e la fluidità della tastiera, anche su device di fascia bassa. Pochissimi anche i bug, fatto salvo per il problema della skin predefinita di cui abbiamo già parlato in precedenza.

Le nostre opinioni personali

Francesco: Tastiere di questo tipo si adattano molto bene al mio stile di scrittura, veloce e impreciso, ma, come ho già detto per app simili, rimango convinto della superiorità del software di HTC, che vanta un correttore ortografico più accurato e rifinito. Mi ha stupito la mancanza di una traduzione in italiano completa al 100%, tanto più che le voci in inglese sono chiaramente frutto di una traduzione da un’altra lingua.

Conclusioni

Il vantaggio principale di Perfect Keyboard rispetto a Better Keyboard è che quest’ultima non è su Google Play. Per chi vuole una tastiera ricca di tweak, ma vuole rimanere all’interno del market standard di Android, questa tastiera rappresenta un’ottima alternativa, con l’ulteriore vantaggio di poter sfruttare le stesse skin aggiuntive; inoltre, l’offerta di layout è molto completa, in grado di soddisfare “grandi e piccini” - naturalmente parliamo degli schermi dei device, tablet compresi.

Pro e Contro

Ricca di tweak e modificheBasata sulla tastiera di Google: un ottimo punto di partenzaSfrutta le stesse skin di Better Keyboard, Ultra Keyboard e tante altreLayout per ogni schermo: dal tastierino “T9” alla QWERTY splittata per tablet
Molto, troppo simile ad altre tastiere già in circolazioneLocalizzazione in italiano non completa al 100%


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